Tendaggi da bagno e da bagnare | Storia della tenda da bagno
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Tendaggi da bagno e da bagnare

tenda da bagno

Si è sempre bistrattata, ammuffita, resa complice di case ristrutturate a basso costo, o male, si è appiccicata spesso addosso, o rotta, inondando all’improvviso, nei momenti meno opportuni, i nostri pavimenti, immiserendoci ore preziose.

Le sue fantasie da pupazzi animati, o anni 70’ psichedelici, bolle, sfere translucide, paradisi tropicali, infiorate o da giungla salgariana, skyline di grattaceli o monumenti, dipinti famosi e molto altro; hanno reso quest’oggetto di utile uso comune, il fautore di abluzioni malinconiche e il più veloci possibili.

Complice, una serie infinita di traslochi in case in affitto in terra straniera, in villette o appartamenti nei quali certo, i vari padroni di casa si rifiutavano, a ragione, di installare cabine o vetri mobili, nonostante, appunto i frequenti allagamenti da tessuti sfuggenti e spesso in bilico, ho iniziato ad avere la necessità di rivalutare e reinventare il nostro tema di oggi: la tenda da doccia.

tenda da bagno

 

Quindi, non arrendendomi alla bruttezza dilagante che già in ogni senso, mi inondava, nel dover ripiegare, sulla solita consueta scelta, ho compreso che c’è un mondo di: anelli, catene, catenelle a sospensione, bastoni: a pressione e non, angolari, a spirale, universali,  tende per vasche da bagno, per piatti doccia, ad ombrello apribili, estensibili, di ottone, plastica, legno, rame, acciaio, ottone, stoffe di materiali: idrorepellenti, EVA, senza VOC, impermeabili, semi impermeabili, in stoffe doppie, di lusso, tende a rullo e non, tende doccia rigide, in poliestere, plastica, anti muffa, anti batteriche, anti macchia, inodori, lavabili in lavatrice e non e che quindi, volendo, una tenda per doccia, tanto bistrattata e mal voluta, poteva diventare qualcosa di inusitato ed interessante, a costo quasi zero, montabile da quasi tutti, intercambiabile e piuttosto interessante da rivedere.

Quindi perché non rendere una vasca da bagno e un vano doccia spogli, l’alcova perfetta, dove poter ricevere quell’acqua nella quale ci si dovrebbe stare, a mio parere, il più spesso possibile, per: rinvigorirsi, rilassarsi, svegliarsi, addormentarsi, rinfrescarsi, ripulirsi, rivivificarsi, rinnovarsi, rigenerarsi, rintegrarsi prima, dopo e durante una giornata?

Non ci si pensa abbastanza, ma l’arte dello stare in acqua, dovrebbe prendere più attenzione nelle nostre vite.

Molte medicine rimarrebbero nel cassetto, se sapessimo riscoprire, il valore del ritornare da dove, poi in effetti siamo venuti e stati per quasi nove mesi, senza dover dilapidare stipendi interi in costosissimi centri termali o nouvelle Hammam, che almeno a mia esperienza, proprio solo ad Amman, vale la pena sperimentare.

 

tenda da bagno

 

In posti, dove è inverosimile riempire una vasca di acqua calda, perché acqua non ce ne è abbastanza e tra un po’, se non ci diamo una svegliata ecologica un po’ tutti, non ce ne sarà più per nessuno, la doccia rimane l’unico mezzo dei nostri bagni di pulizia e cura.

Primo passo: guardarci intorno e chiedere al: ‘genius loci’ del nostro bagno, cosa desideri.

Perché sì: in ogni luogo, c’è sempre qualcosa che vada in una frequenza che ci fa stare bene, perché si integrino, le nostre scelte, al luogo.

Se riuscissimo a immaginarcene e a ricercarne, anche la bellezza, si possono creare magie inusitate, anche in ambienti che ci sembravano un impasto, di difetti insormontabili.

Quindi: su’ un piatto doccia, o una vasca angolare, rettangolare, tonda o quadrata, ci si può sbizzarrire con tessuti inusitati a prima vista inopportuni, che invece, faranno da esercitazione all’impensato.

E allora si può usare la tenda che dovrebbe solo proteggere dalla fuori uscita di acqua per: vestire, dare un mantello, una gonna, un velo fluttuante, al nostro posto per le abluzioni.

tenda da bagno

In questo periodo di virus e quarantene forzate, può essere interessante spendere il nostro tempo, perché no, anche montando una nuova tenda da doccia, usando vecchi tessuti, sdoppiandoli con quelli impermeabili già esistenti, cucendone una sull’altra, o usando l’inosabile, che mai avremmo pensato di usare…alleggeriamoci, i tempi si fanno sempre più complicati, certo ci stanno insegnando tanto, ma ci negano: abbracci, baci, strette di mano, interazioni vicine fisiche con chi crediamo ‘estraneo’ a noi.

Arriva un virus a riallontanarci, se possibile ancora di più. A noi italiani, poi, caldi di nostro, la nostra affettuosità, ci viene congelata.

Bisognerebbe arieggiare la nostra casa, portando gente nuova ed invece dobbiamo blindarci ancora di più, terrorizzati da contagi letali, veri, o presunti.

Adesso che invece dobbiamo imparare ad aiutarci, a starci vicino, a fidarci, ad affidarci, ci viene negato il contatto della pelle dell’altro, il suo respiro, il sentirne il calore o il poterne darne e magari questo virus, è arrivato proprio nel momento perfetto, a compensare lo squilibrio in ciò che stavamo sbagliando nelle nostre relazioni umane e con tutte quelle Leggi della Natura, della quale ci dimentichiamo sempre, di esserne parte attiva e passiva.

Ma verranno tempi, dove potremmo di nuovo starnutirci addosso senza fuggire o guardare l’altro come fosse un untore, dove potremmo invitare ed essere invitati in case straniere e magari anche farci una doccia, nel posto che ci può dare quella contrazione emotiva, perché colmo di accoglienza che avvolge, che protegge, che nelle trasparenze fa vedere che: siamo pronti ad annusarci di nuovo, ad avvicinarci in un abbraccio, grati, ora che si è più forti nello stare insieme anche nel corpo e in una stretta di mano, che si: ci è mancata tanto.

Tenda da bagno
Progetto by EMLAND

 

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